jueves, octubre 27, 2005

primera entrega..

venerdi 21
ore 12.00
prima consegna di progetto
Devo dire che è andata proprio bene! sono soddisfatta!!la consegna prevedeva 4 piccoli progetti sopra cellule di abitazione provvisorie.si doveva progettare un'abitazione per un giorno (il chico un poco borracho=ubriaco), un'abitazione per un mese (abitazione mobulabile e variabile,tipo hemergency house), un'abitazione di 20 metri cubici (sapazio per un artista) e un'abitazione di 150 metri cubici (spazio generato dallo spostamento di fasce che si relaziona con il territorio circostante).
il tempo per pensare a tutti questi progetti è stato decisamente breve:solo 2 settimane, ma quello che importava era soprattutto l'idea concettuale dei lavori, dare libero spazio al proprio pensiero.ovviamente con tutto l'allenamento di valenti con le sue hemergency house e di casamonti con il suo lonley living, i muscoli erano già riscaldati..ma di lavoro non mancava affatto.
diverse sono state le soluzioni per i progetti:c'è chi partendo da un'unità base per la cellula di un giorno, ha deciso di ampliarla o di assemblarla in maniera modulare assemblando abitazioni sempre più grandi fino a raggiungere i 150metri cubici. io invece alla fine ho fatto 4 progetti apparentemente svincolati e differenti l'uno dall'altro, ma quello che li legava erano i concetti alla base: per tutti ho ragionato sul rapporto tra interno ed esterno, il concetto di pelle o guscio, la mobilità degli spazi e come l'interno può diventare esterno e viceversa...insomma:le solite cose! però sono soddisfatta del risultato. e in generale tutto il gruppo ha fatto un buon lavoro.
ovviamente avendo solo 2 settimane di tempo, non sono mancate le notti insonni per terminare i progetti. ho questa strana sensazione: più passano gli anni e più presto inizio a stare svegia di notte per i progetti. questo era solo il primo progetto, e già lo conoscevo un pò, eppure non sono mancate 2 nottate insonni..sarà la vecchiaia..
comunque non nascondo le sensazioni che mi hanno colto in queste nottate tra un caffè e l'altro. tutto era strano, surreale. Tutto ricordava l'atmosfera tipica dell'anno passato: silenzio assoluto, suoni di tasteria e di mouse che lavorano, caffè in abbondanza, cinguettio di uccelli del mattino, prime luci del giorno che piano piano spuntano.. Mi sembrava di essere lì: a genova, a casa di erica a cercare di terminare una presentazione più o meno decente per la lezione del giorno dopo. mi aspettavo più volte una crisi isterica di erica "non lo finirò mai in tempo..", un rimprovero di cinzia "ma smettila..daii.. se non lo finisci tu, allora io cosa devo dire:sono molto più indietro di te". e poi c'erano anche la bea che saggiamente mi bacchetteva per farmi lavorare, fabri supermegaconcentrato dentro le sue idee geniali, il paro..almeno uno più indietro di me c'è! e poi il mitico giò con cui ci si sganasciava dalle risate a fare fotomontaggi da paura.. e poi ancora..c'eravate tutti, fino a quando ho alzato la testa. mi sono guardata attorno e ho visto che era gia mattina. la consegna si avvicinava. non c'era più tempo di sognare..